Tortu: “Ancona per un esordio veloce”

17 Gennaio 2019

Al Palaindoor, domenica 20 gennaio, la prima uscita stagionale dello sprinter azzurro sui 60 metri: “Tanta voglia di gareggiare. Spero di arrivare al record personale con il tifo del pubblico”.

È il momento di tornare in azione per Filippo Tortu. La freccia azzurra dello sprint andrà sui blocchi di partenza ad Ancona, dove è atteso domenica 20 gennaio all’esordio stagionale nei 60 metri indoor: batteria alle ore 17.30, finale alle 19.05. Su questa distanza il velocista delle Fiamme Gialle ha un primato personale di 6.62, ottenuto nell’unica uscita al coperto del 2018 a Berlino. Nella capitale tedesca ha affrontato anche la sua ultima gara, agli Europei di agosto con la staffetta, dopo il quinto posto nei 100 metri di cui era già diventato il recordman italiano: 9.99 a Madrid per battere il grande Pietro Mennea, ad appena venti anni di età. Intanto scatta il suo 2019 dal rettilineo del Palaindoor dove finora ha corso solo nella rassegna tricolore giovanile di cinque anni fa, conquistando il titolo italiano allievi, in una delle prime tappe vincenti della sua carriera.

Come ti presenti a questo debutto?
“Non vedo l’ora di scendere in pista. Dopo un po’ di tempo che non si gareggia, la voglia è sempre tanta. Mi sento molto bene e queste prime uscite della stagione indoor sono proprio quello serve, anche se non le ho finalizzate, ma solo inserite in mezzo alla preparazione”.

Hai un obiettivo in mente?
“Spero di poter correre sui tempi del record personale. La gara dei 60 indoor è sempre un’incognita, molto breve, e sicuramente mi trovo più a mio agio nei 100 metri. Ma sono fiducioso”.

Perché quest’anno hai scelto di cominciare da Ancona?
“Al Palaindoor c’è una bella pista, mi è sempre piaciuta. Poi ho saputo che ora il rettilineo ha un nuovo manto, rifatto un paio di mesi fa. È sempre stata veloce, magari adesso ancora di più”.

Domenica potrai correre due volte.
“Sì, ad Ancona farò due gare, ma soltanto se mi qualifico per la finale - sorride - visto che non c’è mai niente di scontato”.

E poi?
“Ho in programma di tornare a Berlino, venerdì 1° febbraio. Ho già corso lì, nel mio unico meeting indoor della passata stagione. In confronto a un anno fa, non cambia molto, visto che il periodo è praticamente lo stesso. L’unica differenza è aver aggiunto un appuntamento, a dodici giorni di distanza”.

Come procede la preparazione?
“Negli allenamenti vedo che riesco a migliorare, sotto ogni aspetto, e sono più che contento. In particolare sto curando molto la tenuta alla ritmica di corsa, sotto la guida tecnica di papà Salvino. Oltre che al campo di Giussano, all’aperto, in questi mesi invernali vado spesso a Bergamo, dove c’è un ottimo impianto indoor che mi consente di correre ancora più veloce”.

E in estate?
“La stagione outdoor sembra lontana, però in realtà è sempre più vicina. Con uno sviluppo già definito, almeno nella parte iniziale: le World Relays di Yokohama con la staffetta 4x100 azzurra, poi i 100 a Savona e il rientro sui 200 al Golden Gala di Roma. Ma prima le uscite al coperto che saranno utili per non lasciar trascorrere troppo tempo senza gareggiare, per non perdere l’abitudine alle competizioni. Poi c’è l’ipotesi di un periodo all’estero, in primavera. Ci sono varie possibilità, ma sarà tutto più chiaro dopo le prossime gare”.

Cosa ti aspetti di trovare domenica?
“Mi piacerebbe avere tanto tifo in tribuna. Di solito ad Ancona il pubblico si fa sentire e anche io negli anni scorsi, quando non ho fatto gare indoor, ero comunque presente per sostenere i miei amici. Ci sarà una tifosa speciale, mia nonna Titta, che non vuole mancare. Mi auguro che gli spettatori potranno darmi una carica in più, mi farà sicuramente molto piacere. Più gente ci sarà, più sarò contento”.

Luca Cassai

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