Mondo: le corse del weekend estero
03 Novembre 2025Maratone a Seul, Pechino e Hangzhou in Asia. Istanbul e Porto per le 42km in Europa. Marcia e cross nell'osservatorio estero settimanale.
di Marco BuccellatoIl miglior risultato maschile nella tornata di maratone della domenica arriva dalla maratona di Seul: disputata con condizioni meteo ideale ma con temperature estive, ha visto l'exploit di due esordienti sulla distanza, i poco noti 26enni Nicholas Kiptundo Kakuli (Kenya) e Aziz Ait Ourkia (Marocco). La coppia di debuttanti ha chiuso rispettivamente in 2h05:32 e 2h06:08, superando largamente l'etiope favorito (26enne anche lui) Berehanu Wendimu Tsegu (2h06:50), che in gennaio a Dubai si era classificato secondo in 2h05:14. Classifica maschile con sei atleti sotto le 2h10, al femminile la coreana Lim Ye-Jin vince in 2h29:12.
ALTRE 42 KM ASIATICHE. A Pechino successo-bis dell'etiope Lemi Berhanu, impostosi nuovamente a distanza di un anno in 2h08:10 sul connazionale Desalegn Girma Debela (2h09:27) e sullo specialista della Corea del Nord Han Il Ryong (2h09:47). Più interessanti i risultati femminili nell'altro successo etiope che ha visto l'affermazione di Anchinalu Dessie Genaneh in 2h26:08 sulla keniana Marion Kibor (2h26:15) e l'altra etiope Kuftu Tahir Dadiso (2h27:21). Miglior crono donne della domenica (New York esclusa) quello dell'atiope Ruti Aga (capace di correre due volte in 2h18:09 in carriera), che ha vinto l'altra maratona cinese di Hangzhou in 2h24:29, precedendo la coppia keniana Emily Chepkemoi Arusio (2h24:38) e Rodah Jepkorir (2:25:08). Al maschile, stesse matrici sul podio: primo l'etiope Chalu Deso in 2h11:25, a seguire i keniani Nicholas Kirwa (2h11:15) e Bonface Kiplimo (2h11:15).
IN EUROPA. A Istanbul il keniano Rhonzas Kiplimo vince in 2h10:12 sugli etiopi Dejene Debele (2h10:23) e Sufaro Woliyi (2h10:26), mentre al femminile la conosciutissima etiope Sofia Assefa (argento olimpico nei 3000 siepi a Londra) perde la volata e chiude seconda in 2h26:21 contro l'outsider etiope Bizuager Aderra Minalle, che da 2h28:27 abbassa il personale a 2h26:19. Terza la keniana classe 2004 Joan Jepkosgei Kilimo (2h26:36). Fuori dal podio l'altra co-favorita Tigist Getnet, quarta in 2h26:44. Nella Porto Marathon lusitana affermazioni di atleti keniani con Asbel Kiptoo Kiprop (2h13:17) e Betty Kepleting (2h31:05).
PROLOGO NEW YORK. Nella corsa su strada di 5km disputata sabato vince la corsa uomini il keniano Amos Kemboi (13:50), ma maggiori motivi d'interesse sono arrivati dalla classifica femminile: detto del successo di Annie Rodelnfels (15:33) su Weini Kelati (due volte quarta su 5000 e 10.000 ai Trials, sabato seconda in 15:34), i risultati più interessanti in prospettiva sono quelli di Ellinor St.Pierre, terza in 15:35) e di Parker Valby, quarta in 15:37. La St.Pierre, oro mondiale indoor nel 2024 sui 3000 metri, rientrava dopo la maternità per il primo impegno agonistico dai Giochi di Parigi, mentre la giovane Valby (finalista olimpica a Parigi nei 10.000 metri) ha ripreso condifenza con le gare a nove mesi di distanza dal debutto stagionale d'inizio febbraio, prima di infortunarsi.
MARCIA NUOVA. Il settore marcia è alle prese con le nuove distanze di mezza maratona e maratona: l'edizione 2025 dell'All Japan Race Walking, a Takahata, ha visto vincitori nella maratona il bronzo mondiale dei 35km Hayato Katsuki in 2h55:28 e nella mezza maratona il non ancora ventenne Sotaro Osaka in 1h23:33. Si tratta delle migliori prestazioni stagionali, al netto dei tre eventi in cui sono state coperte le nuove distanze: a Takahata appunto, nei campionati ucraini di Ivano-Frankivsk (miglior crono nella mezza maratona donne per Lyudmyla Olyanovska in 1h36:03) e nella prima gara internazionale di Zittau dello scorso 25 ottobre, dove ricordiamo che Andrea Agrusti ha chiuso con il miglior tempo di un europeo sulla distanza di maratona di marcia (3h03:55).
CROSS. Doppio successo keniano nel Cross internationale di San Sebastian, in Spagna. Sul percorso di 6,9km vincono Titus Kiprotich con cinque secondi di margine sul favorito ugandese Martin Kiprotich, e Celestine Biwott con otto secondi sulla spagnola Marta Serrano. Weekend di Conferences NCAA per il cross universitario USA, con gare in molte sedi: tra i nomi più noti che si son imposti, le finaliste mondiali dei 3000 siepi Angelina Napoleon a Louisville e Doris Lemngole a Knoxville, l'eritreo Habtom Samuel a Fresno, la keniana Diana Cherotich a East Lansing, il keniano U20 Brian Musau a Lawrence, dove fa coppia il successo della promessa più luminosa del mezzofondo statunitense, Jane Hedengren.
NEW YORK, LA 28ESIMA. Con il successo newyorchese di Hellen Obiri ieri nalla 42km di New York, il totale delle città in cui la maratona femminile è stata corsa almeno una volta sotto la soglia dell'eccellenza cronometrica, vale a dire sotto le 2h20, sale al ragguardevole numero di ventotto. In ordine di prestazione tecnica, le metropoli che vantano un record della corsa femminile sotto le 2h20 (sia in maratona mista che solo donne) sono Chicago, Berlino, Valencia, Londra, Tokyo, Dubai, Amsterdam, Nagoya, Amburgo, Francoforte, Seul, Dongying, Eugene, Sydney, Istanbul, Xiamen, Siviglia, Osaka, Rotterdam, Houston, Abu Dhabi, Barcellona, Milano, Pechino, Praga, Parigi, New York, oltre a Boston, dove i primati non possono tuttavia essere omologati per le caratteristiche del tracciato. Nella teorica "classifica per nazioni", Stati Uniti e Giappone vantano quattro città, seguite da Germania, Spagna e Cina con tre città. Per aree geografiche, prevale l'Europa con tredici città, poi l'Asia con nove ed il Nord America con cinque.
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